sarà mezz’ora che ci siamo sentite e non mi hai detto niente, forse non lo sapevi o forse è per questo che mi hai chiamato, anche se poi abbiamo parlato di altro. lo leggo ora sul corriere, è morta alda merini, in ospedale, a milano dove vivi tu. già prima non mi sentivo un granché, questi giorni sono stati così, con alti e bassi e tanti pensieri per la testa, ma ora ho una scusa facile per piangere. è un pianto per tutta la tristezza accumulata, per l’incertezza, per le perdite, perché oggi è il primo novembre e domani è la festa dei morti. non è un errore, a palermo è una festa, i bambini ricevono regali e per tradizione si prepara un cesto di biscotti e martorana. per me è sempre stata una festa, quest’anno… quest’anno no. questa notte ho sognato di essere a san diego, c’erano anche i miei nonni, tutti e due, come se vivessero lì. c’era anche antonio.
è morta alda merini, sull’edizione einaudi che avevo questi erano i versi in copertina. poco fa stavo andando a prenderla, ma non l’ho più, l’ho regalata, tanto tempo fa.